Percorsi ed approdi


di Gian Stefano Mandrino

Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese’‘. (1)

Cosa può accomunare Ulisse, i Magi ed i musei?

Quattro sono gli elementi, che rendono possibile una comunanza: l’essere umano, il cammino, inteso come ricerca esistenziale, la scoperta e lo stato d’animo del ritorno. Quattro, che se proprio desideriamo continuare ad essere misticamente ispirati, rappresenta il numero della completezza e della concretezza dell’universo, il perno della sua funzionalità, l’uomo che porta in sé il principio del divino, per elencare solo alcuni dei vari significati simbolici, che si possono riscontrare nelle varie culture e nel corso delle varie epoche a proposito di questo numero.

Qualcuno potrà obiettare che l’attinenza con le sopra citate categorie si addica poco alle entità museali. In realtà il museo, come nel dipinto assunto a musa di questo editoriale, rappresenta quella “meta-dimensione” dove viene coniugato il paradigma composto dalle descritte categorie. Il “non luogo” in cui l’umanità di un individuo è spinta a percorrere un cammino alla scoperta di un qualcosa, che lo ispirerà a tal punto da farlo ritornare ad un “se stesso” diverso, cambiato dall’esperienza di quel viaggio e pronto per ritrovarsi “altro” da come si era lasciato.

Così è stato per Ulisse e così per i Magi, che non certo per vigliaccheria evitarono di riferire ad Erode del loro incontro, ma perché certe esperienze risultano essere così radicali da sradicare gli individui e renderli alieni rispetto alle convenzioni, che sino a poco tempo prima, non solo rappresentavano l’habitat esistenziale di un soggetto, ma che con lo stesso erano così compenetrate da non renderlo più riconoscibile, qualora se ne fosse allontanato.

Il museo del XXI secolo dovrebbe dedicare la sua realtà espositiva all’aspetto appena descritto, con particolare attenzione allo sviluppo del “layout” didattico a favore di una prospettiva realmente “visitatore-centrica”, abbandonando i criteri meramente espositivi, patrimoniali o, peggio, di indottrinamento massificato. Occorrerà sviluppare una museologia in grado di esprimere sistemi sinaptici atti a cogliere e catalizzare le esigenze dei visitatori, permettendone la proiezione su scenari di riferimento e di identificazione tali da offrire percorsi, attraverso i quali cogliere come queste esigenze possano evolvere e modularsi in varie prospettive per un fine visita, un “ritorno”, più consapevole.

In questi ultimi anni molto è stato realizzato in tal senso, sovente con modalità un poco “barocche” (è normale che le variazioni ai sistemi tocchino gli estremi di campo prima di stabilizzarsi), ma, come scritto nella penultima copertina, si tratta nella maggior parte dei casi di un opportuno e necessario lavoro sull’estensione sensoriale ed emotiva, ma ancora in modo unidirezionale ed indistinto (ad eccezione della consueta cosiddetta didattica per l’età scolare).

Network Museum, per tutto l’anno, focalizzerà la propria attenzione proprio sulla definizione “antropo-didattica-bidirezionale” dei percorsi espositivi, iniziando proprio dalle nostre proposte su eventi ed appuntamenti. I visitatori provenienti dal collegamento con la pagina dedicata a Carlo Portelli, infatti, si chiederanno l’attinenza di tutto ciò con la scheda della mostra, che stavano consultando. Avranno, a tal proposito, sicuramente notato alcune variazioni alla segnalazione dell’evento fiorentino rispetto alle consuete informazioni fornite dalla sezione. Come in un ideale “layout” museale abbiamo pensato di fare esperienza, assieme a voi, nel proporvi informazioni e spunti propedeutici all’appuntamento proposto. Non mancheranno le varianti, le modifiche e le novità a questa nostra attività sperimentale su web, come del resto è tutto il sito di Network Museum.

Non ci resta, quindi, che attendere vostri pareri e consigli in proposito, augurandovi, nuovamente, un Nuovo Anno di grandi…ritorni.

Ad maiora!


Coordinate di questa pagina, fonti, collegamenti ed approfondimenti.

Titolo: “Percorsi ed approdi”
Sezione: “La copertina”
Autore:  Gian Stefano Mandrino
Codice: INET1601121000MANA1
Ultimo aggiornamento: 12/01/2016
Pubblicazione in rete:
2° edizione, 12/01/2016
3° edizione, 28/11/2018

Fonte contenuti e proprietà intellettuale: INFOGESTIONE s.a.s
Fonte immagine:  http://www.fondazionedechirico.org
Fonte video e contenuti multimediali:

Collegamenti per approfondimenti inerenti al tema:  
(1)  Vangelo Matteo 2,12: http://www.laparola.net


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