Prosegue l’iter evolutivo del nostro sito verso la sua funzione di pubblicazione scientifica al servizio delle istituzioni e delle scienze museali.
A cura della redazione di Network Museum
Innanzi tutto precisiamo che una pubblicazione scientifica non deve essere necessariamente anche un prodotto giornalistico. La sua ragione d’essere non è definita da un ordine o un collegio professionale nazionale, ma dalla revisione paritaria o paritetica (in inglese “peer review”), ovvero una valutazione critica che un lavoro o una pubblicazione riceve da parte di specialisti aventi competenze analoghe a quelle di chi ha prodotto l’opera (da https://it.wikipedia.org/wiki/Revisione_paritaria). Il nostro istituto di ricerca non riconosce valida, o comunque, non completamente soddisfacente quanto comunemente descritto circa la revisione paritaria, così come riportato da un popolare sito definito in citazione. È la coerenza con il metodo scientifico che definisce la validità scientifica di un lavoro. Altri aspetti, non ultimo l’assenza di conflitti di interessi, sono secondari o addirittura inutili. Si pensi alle comunità di studiosi di discipline che non tendono, non possono ancora tendere o non vogliono tendere al metodo scientifico ed alla trasmissione di metodi e risultati attraverso linguaggi inequivocabili come la matematica. Si tratta solo di una questione tra pari, certamente, ma di ambito, che, malgrado i trascorsi di studio e le carriere non sono sufficienti a garantire ciò che può certificare il metodo sperimentale. Le vicende sulla trascorsa pandemia e la confusione ingenerata nell’opinione pubblica dalla comunità scientifico-sanitaria ne sono una testimonianza inoppugnabile.
Perché questo strano inizio? Perché Network Museum si sta raggiungendo, dopo molti anni, l’obiettivo di divenire una pubblicazione (attenzione non una “rivista” o un “giornale”) scientifica. Abbiamo trascorso cinque stagioni – la prima edizione risale al novembre 2002 – nel proporre a musei ed enti culturali di esporre e condividere i risultati delle loro attività di ricerca, di sperimentazione o di applicazione nell’ambito della didattica, dell’organizzazione e della conduzione museale, attraverso il nostro sito. Abbiamo trovato, contrariamente a quanto ci aspettavamo, un settore che, al di fuori dell’ambito tecnologico-conservativo non produce ricerca, ovvero non si interessa (intendiamo esistono le solite eccezioni) di fare delle discipline museali delle reali discipline scientifiche, trascurando il fatto che anche attraverso il sistema museale-espositivo transiti il fenomeno della formazione e dell’intelligenza continua. Ciò è fondamentale per favorire la ricerca introspettiva individuale e collettiva, che permette il raggiungimento di una sempre maggiore consapevolezza esistenziale e di strategie di sopravvivenza in armonia con l’universo e con i nostri simili. Siamo anche certi, poiché abbiamo modo di appurarlo nella realtà, che il sistema non abbia la capacità di esprimersi secondo prassi metodologico-scientifiche, al netto delle solite eccezioni e del settore sopra citato.
Certamente il raggiungimento di un simile livello di interazione con il pubblico è veramente laborioso da raggiungere, ma rimanere a condizioni vasariane, rinascimentali o, peggio, di collezionismo feticista, non serve di certo alla nostra specie, chiamata da sempre ma ora più che mai ad interagire con il sistema che la ospita senza procurarsi traumi irreparabili o addirittura l’estinzione. Ricordiamo che viviamo ancora all’insegna della violenza, del disordine, della guerra, della ricerca di superiorità tra i singoli e supremazia tra ceti, gruppi e nazioni malgrado i proclami secolari all’umanità tutta da parte di comunità, di gruppi o di personalità più o meno illuminate.
Attraverso questa sezione il nostro istituto inizierà a proporre veri e propri articoli scientifici. Inizialmente saranno osservazioni, riflessioni e risultati della attività di ricerca di Infogestione, già apparsi in “Infogestione Opus” (sito ora in riprogettazione), per stimolare la condivisione ed il dialogo con i colleghi del settore museale e culturale. In questi anni abbiamo finanziato diverse proposte per poter varare con i musei gruppi di lavoro e studi atti anche a permettere la produzione di lavori scientifici completi, osservazioni, argomentazioni o anche solamente suggestioni su cui poter lavorare: il “Programma NM Lab” è uno degli ultimi esempi.
Ancora una volta l’invito è aperto a tutti, soprattutto alle aree didattiche dei musei, così attive in certe realtà: esprimersi tendendo alla massima scientificità, condividere, promuovere gruppi di lavoro tra realtà diverse, operare con colleghi di diverse estrazioni, non può che aiutare, attraverso la concretizzazione di vere scienze museali, la crescita dei nostri simili, delle nostre comunità e, chissà, una più cosciente evoluzione della nostra specie.
“Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”.
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Titolo: “Dalla ricerca”
Sezione: “Dalla ricerca”
Autore: Network Museum
Ospite: –
Codice: INMNET2406191800MAN/A2
Ultimo aggiornamento: 21/06/2024
Pubblicazione in rete: 6° stagione, 21/06/2024
Proprietà intellettuale: INFOGESTIONE s.a.s
Fonte contenuti: Network Museum
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