A cura della redazione di Network Museum
La Bibbia di Mosè da Castellazzo, un codice illustrato, eseguito con molta probabilità nel ‘500 a Venezia, grazie alla donazione dell’Ambasciatore Giulio Prigioni, è ora parte della collezione del Meis, il Museo dell’Ebraismo Italiano della Shoah di Ferrara. L’autore del codice è Mosheh da Castellazzo, pittore e disegnatore nei territori della Serenissima, la cui opera, riportante un ciclo di illustrazioni sui temi, bibblici riveste particolare importanza nel panorama della cultura artistica ebraica del primo Cinquecento. Oltre alle illustrazioni ampliano la narrazione bibblica alcuni commenti dei maestri ebraici ai testi bibblici tratti dai “midrashim”.
L’opera, dopo varie vicissitudini, giunge al Meis in concomitanza con l’allestimento della mostra “Il Rinascimento parla ebraico”, in programma per il 2019.
“Le donazioni che stanno arrivando al MEIS – ha detto il Direttore Simonetta Della Seta durante la cerimonia di acquisizione dell’opera – confermano il riconoscimento del ruolo del Museo in Italia, in Europa e nel mondo. La mostra sul Rinascimento, intorno alla quale c’è molta attesa, tratterà un periodo aureo del dialogo tra cristianesimo ed ebraismo nel Paese. Un fenomeno sul quale desideriamo mettere un particolare accento, avendo il MEIS la missione di far comprendere come la lunga vicenda degli ebrei d’Italia possa servire da parabola, da esempio di dialogo tra culture. Siamo convinti che questa ambizione sia assolutamente attuale”.
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Titolo: “La Bibbia di Mosè da Castellazzo al Meis”
Sezione: “Dai musei”
Autore: Network Museum
Codice: INET1902191100MAN/A1
Ultimo aggiornamento: 18/02/2019
Pubblicazione in rete: 3° edizione, 18/02/2019
Proprietà intellettuale: INFOGESTIONE s.a.s
Fonte contenuti: https://www.meisweb.it
Fonte immagine: http://www.ansa.it/
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