Settembre per molte attività è il mese della ripresa, dei nuovi progetti, dei primi bilanci di un anno, che volge al termine, e dei programmi per il nuovo, che sta per arrivare. Network Museum giunge a questo giro di boa, focalizzando l’attenzione su di un tema ormai consueto, quasi un tormentone: l’intelligenza…ma non solo quella artificiale.
Settembre: secondo Francesco Guccini è
“Il mese del ripensamento sugli anni e sull’età,
dopo l’estate porta il tono usato della perplessità.
Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità,
come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità“.
Questa copertina oramai settembrina desidera adeguarsi ai versi del cantautore della Bassa, colonna sonora, con altri suoi colleghi, della mia, ormai lontana, gioventù, il tutto per raccontare i nuovi orientamenti e le nuove proposte, che caratterizzeranno Network Museum sino al termine di questo anno e per buona parte di quello nuovo.
Innanzi tutto il filo conduttore sarà l’intelligenza, considerata in ogni sua forma. Abbiamo chiesto proprio a Copilot, applicazione informatica di Microsoft con funzione di assistente di ricerca dati basato sull’intelligenza artificiale e progettato per migliorare la produttività e l’efficienza in vari ambiti di lavoro, di condividere con noi, tramite immagini, la sua “idea” di intelligenza. In redazione molti avrebbero scommesso che la sua interpretazione avrebbe virato su icone e simboli attinenti alla sua origine, ovvero la stessa intelligenza artificiale. Al contrario, come potete facilmente evincere dall’immagine di copertina, riportata in ogni dove su questa sezione, Copilot ci ha proposto immagini accomunate dalla rappresentazione di gruppi di persone (chissà perché di giovanile aspetto), che sembra siedano in una riunione di lavoro attorno ad un tavolo. Sono sorridenti e pare collaborino ad un comune obiettivo. Sul tavolo riunioni, oltre all’immancabile tazza di caffè, grafici colorati e blocchi di carta per appunti. Il tutto immerso in una atmosfera, un poco fatata, costituita da ingranaggi, grafici e formule oniricamente sospese e da lampadine illuminate (a descrivere idee e creatività, molto probabilmente).
Abbiamo, inoltre, chiesto al nostro assistente Copilot di fornirci una definizione di intelligenza. Ecco il risultato:
“…L’intelligenza è un complesso di facoltà psichiche e mentali che ci permettono di percepire, comprendere e adattarci al mondo che ci circonda. Include la capacità di risolvere problemi, apprendere nuove informazioni, ragionare in modo logico e prendere decisioni informate”.
Continua, poi, con:
” Ci sono diverse forme di intelligenza, come l’intelligenza logico-matematica, l’intelligenza emotiva, e l’intelligenza creativa. Ogni tipo di intelligenza ci aiuta a navigare la vita in modi unici e preziosi. L’intelligenza artificiale, invece, cerca di replicare queste capacità umane attraverso macchine e algoritmi, permettendo loro di apprendere, ragionare e risolvere problemi in modo simile agli esseri umani“.
Rileggendo i versi di apertura, rileviamo, innanzi tutto, per amore di giustizia, di nostalgia e dichiosa, che nel 1972 Francesco Guccini ci aveva già trasmesso, anche se in chiave poetica, un concetto molto simile a quello espresso da Copilot. Ora analizziamo bene il risultato di quanto espresso dal nostro “assistente IA”. Il tutto risulta essere vago. Strano l’uso della locuzione “decisioni informate” così come l’altrettanto poetica e retorica espressione di “navigare la vita in modo unico e prezioso”, con cui si identifica lo scopo esistenziale della funzione in questione quasi come uno spot pubblicitario. Sembra che la definizione in oggetto graviti sui termini percezione, comprensione ed adattamento, in linea con gli ultimi orientamenti delle “scienze che si interessano all’intelligenza”. Immancabile, inoltre, il riferimento all’intelligenza artificiale, tormentone di questi ultimi anni, e la mancata distinzione tra individuo e collettività, nonché, per dirla tutta, dei sistemi, che determinano la capacità di relazione tra le due entità.
Pensiamo che sia opportuno chiederci quale sia il rapporto dei musei con l’intelligenza, prima ancora di come utilizzino l’intelligenza artificiale, argomento per cui lanceremo una ricerca ed uno speciale all’interno della sezione “Tecnomusei”. Ed ancora come considerano i musei ed il sistema museale gli aspetti relativi alla percezione, alla comprensione ed all’adattamento? Il museo ed il sistema museale sono intelligenti? In cosa consiste tale intelligenza? È anch’essa espressione di percezione, di comprensione e di adattamento, oppure vi è dell’altro?
Affronteremo il tema sia dal punto di vista dei musei e, grazie alla nuova realizzazione di Network Museum People, anche dalla prospettiva dei soggetti destinatari dell’attività museale: le persone.
Tornerà la sezione “Numeri e tendenze”, sia su Network Museum che sulla versione People, ovviamente con diverse prospettive per un unico tema: il rapporto tra musei ed intelligenza.
Anche l’appena varata sezione dedicata alla ricerca presenterà quanto prodotto in questi anni dal nostro istituto sulle implicazioni tra intelligenza e la “Teoria della configurazione”, che stiamo presentando sulle nostre pagine. A tale proposito, da qualche tempo, stiamo inviando a varie entità museali richieste per conoscere le loro esperienze sull’applicazione dell’intelligenza artificiale e le loro riflessioni sul concetto di intelligenza e del rapporto tra questa, le entità museali ed i visitatori.
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Titolo: “Ripartire con…l’intelligenza”
Sezione: “La copertina”
Autore: Gian Stefano Mandrino
Ospite: –
Codice: INMNET2408231917MAN/A1
Ultimo aggiornamento: 26/08/2024
Pubblicazione in rete: 6a stagione, 23/08/2024
Proprietà intellettuale: INFOGESTIONE s.a.s
Fonte contenuti: Network Museum
Fonte immagine: Copilot
Fonte video e contenuti multimediali: –
Collegamenti per approfondimenti inerenti al tema: –