a cura della redazione di Network Museum
L’inaugurazione del 4 dicembre alla Spezia, segnalata da Network Museum, del progetto “La Bellezza Accessibile”, è stato uno degli eventi più interessanti, a cui Network Museum abbia avuto l’onore ed il piacere di assistere durante quest’anno, che sta per volgere al termine.
L’evento è stato caratterizzato da una positiva e costruttiva atmosfera, per nulla pomposa, ma espressione di concretezza e di consapevolezza del ruolo sociale di una entità museale: persone, opere ed azione ad di là di ogni retorica buonista.
Il progetto ha portato, grazie al consenso della Soprintendenza competente, alla creazione del primo percorso museale tattile della città della Spezia, attraverso il quale opere toccabili, didascalie in braille e schede descrittive guidano il visitatore non vedente e ipovedente alla scoperta del Museo.
Proseguiamo quindi nell’indagine e nella comprensione di cosa ci possa essere oltre l’idea di accessibilità, pubblicando l’intervista rilasciata a Network Museum da Francesca Giorgi, responsabile delle attività didattiche del Museo Civico “Amedeo Lia” e curatrice del progetto “La Bellezza Accessibile”.
Francesca Giorgi.
Sarzanese, Maturità Classica, Laurea in Conservazione dei Beni Culturali (Indirizzo Archeologico) presso l’Università degli Studi di Pisa, Dottorato di Ricerca in Archeologia, Curriculum Paleoantropologia, e Patocenesi presso lo stesso ateneo in collaborazione con l’Università degli Studi di Parma, è responsabile delle attività didattiche e formative del Museo Civico “Amedeo Lia” del Comune della Spezia.
Ha preso parte a campagne di scavo archeologico condotte dall’Università di Pisa ed ha intrapreso con il Consorzio Pisa Ricerche un progetto di ricerca paleontologica nel deserto nordafricano.
Ha partecipato a vari progetti di valorizzazione e conoscenza del territorio provinciale e delle sue emergenze naturalistiche e culturali.
Per il Museo Civico “Amedeo Lia” programma l’attività didattica per le scuole ed il pubblico adulto, collabora all’organizzazione ed all’allestimento di mostre, come curatore o cocuratore. Segue i rapporti internazionali del museo, ha ideato e cura, annualmente, il progetto sull’accessibilità della collezione “La Bellezza Accessibile”.
Network Museum – Chi è Francesca Giorgi?
Francesca Giorgi – Lavoro presso il Museo Civico “Amedeo Lia” – Comune della Spezia: dal 2002 al 2007 con incarichi a progetto e dal 2007 sono stata assunta a tempo indeterminato in qualità di istruttore culturale.
Network Museum – Cos’è la cultura e qual è il ruolo di un museo per Francesca Giorgi?
Francesca Giorgi – Penso che la cultura siano beni materiali ed immateriali, e che sia espressione della civiltà in una logica dinamica che prevede la comunicazione, il dialogo costruttivo e quindi lo scambio a favore di una crescita creativa e rivolta alla progettazione. La cultura, essendo bene comune, comporta l’inclusione e la partecipazione sociale.
Il Museo ha tre ruoli principali: di tutela e conservazione del patrimonio custodito, educativo e formativo a vari livelli, sociale in quanto punto di riferimento e di ascolto delle esigenze del proprio bacino di utenza.
Network Museum – Cos’è il Museo Civico “Amedeo Lia”?
Francesca Giorgi – Il Museo Civico “Amedeo Lia” è un museo di arte antica medievale e moderna. Nasce nel 1995 a seguito della donazione di Amedeo Lia e della sua famiglia di un cospicuo nucleo di opere d’arte. Il Museo viene inaugurato ed aperto al pubblico nel 1996 e ha sede nel centro storico cittadino nel seicentesco complesso conventuale dei frati minimi di san Francesco di Paola appositamente restaurato per questa destinazione. Il Museo, che si articola in tredici sale comprendendo oltre mille opere dall’VIII secolo a.C. al XVIII, ha rappresentato per la città della Spezia l’inizio di una nuova fase dando l’avvio alla nascita di altre realtà museali e dunque connotando in maniera più significativa il volto culturale della città.
Network Museum – Chi sono le persone con limitazioni o diversità sensoriali?
Francesca Giorgi – Tutti siamo potenzialmente persone con limitazioni o diversità sensoriali. A fronte delle specifiche esigenze di chi ha limitazioni sensoriali, fisiche e cognitive il Museo ha l’importante compito di mettere in atto supporti che sopperiscano a questi deficit, in modo da consentire di rendere disponibili contenuti e forme e offrire a queste persone opportunità di partecipazione che ne valorizzino le abilità.
Network Museum – Come considerate “l’accessibilità”?
Francesca Giorgi – L’accessibilità è prerogativa essenziale per un museo in quanto spazio prezioso della collettività. Solo rendendo effettivamente disponibili i suoi contenuti il museo può esercitare il suo ruolo di riferimento culturale e sociale. A questo concetto si lega strettamente il diritto all’accesso previsto dall’art. 3 della Costituzione.
Network Museum – La normativa vigente cosa prevede per tali categorie di visitatori? Come è applicata a livello nazionale ed internazionale?
Francesca Giorgi – Nell’ultimo ventennio il Legislatore ha affrontato in varie occasioni il tema dell’accessibilità, ma quasi esclusivamente in rapporto al tema dell’accessibilità fisica agli edifici museali, quindi rispetto al tema delle barriere architettoniche anche in relazione ai temi di tutela e sicurezza.
In Italia, a parte qualche sporadico caso appositamente predisposto, negli ultimi anni si stanno compiendo passi in avanti e nuove esperienze in direzione di una migliore fruibilità dei patrimoni museali, sia attraverso iniziative mirate sia con eventi che vedono un coinvolgimento del pubblico più vasto in esperienze per persone con deficit sensoriali, motori e cognitivi. I paesi anglofoni hanno intrapreso questa linea molto prima dell’Italia con risultati tangibili.
Network Museum – Quali sono le vostre esperienze con il pubblico caratterizzato da limitazioni o diversità sensoriali e cos’è “La Bellezza Accessibile”?
Francesca Giorgi – Dal 2003 il Museo “Amedeo Lia” organizza una serie di attività ed eventi finalizzati a rendere sempre più fruibile e accessibile il patrimonio che conserva, coinvolgendo fasce di utenza con esigenze diversificate, dai bambini più piccoli agli anziani, da persone con disagi cognitivi sensoriali e motori a utenti e pazienti del Servizio Sanitario locale, sempre in accordo con l’assessorato di riferimento del Comune della Spezia.
Le Giornate Internazionali dei diritti delle persone con disabilità, organizzate dall’Onu e sostenute dal Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo, a cui il Museo Lia ogni anno prende parte, certamente rappresentano un’autorevole occasione per implementare le risorse allo scopo di una sempre migliore accessibilità del patrimonio museale. Nell’ambito di tale programmazione sono state inserite lungo il percorso espositivo postazioni LIS e sono stati studiati percorsi specifici per persone sorde. Dal 2012 è nato il progetto “La Bellezza Accessibile” con cui, grazie al consenso della Soprintendenza competente, è stato istituito il primo percorso museale tattile della città della Spezia: opere toccabili, didascalie in braille e schede descrittive guidano il visitatore non vedente e ipovedente alla scoperta del Museo. Sulla scorta di questo sono state organizzate mostre temporanee dedicate all’esperienza tattile grazie anche al contributo e al coinvolgimento di fotografi e scuole del territorio, sono stati organizzati incontri al buio aperti a tutta la cittadinanza e ulteriori significative esperienze di esplorazione tattile dell’opera d’arte.
Network Museum – Una persona con limitazioni o diversità sensoriali è solo un individuo, per cui debba essere resa “disponibile” una percezione sensoriale “alternativa” nei confronti di quanto esposto , o vi sono orientamenti atti a cogliere il rapporto con tali visitatori, quale fonte per un ulteriore e differente arricchimento di approcci e prospettive?
Francesca Giorgi – La necessità di dotare il Museo di supporti alla visita che vadano incontro ad esigenze specifiche di visitatori con deficit sensoriali o limitazioni deve costituire una risorsa che sia utilizzabile da tutti i visitatori e non un’alternativa.
Network Museum – Come i musei, gli enti espositivi ed il mondo della cultura in genere possono fruire delle esperienze del pubblico con limitazioni o diversità sensoriali?
Francesca Giorgi – I musei e il mondo della cultura in genere possono fruire delle esperienze del pubblico con limitazioni o diversità sensoriali adottando modalità e supporti che siano fruibili e di interesse per tutti. Inoltre ritengo sia una valida opportunità l’organizzazione di iniziative e di incontri che permettano una condivisione di esperienze fra un pubblico con limitazioni o diversità sensoriali e un pubblico più vasto.
Network Museum – Come immagina il futuro dei musei in rapporto all’argomento trattato e, in particolare, quali sono i progetti del Museo Civico “Amedeo Lia”?
Francesca Giorgi – Auspico un sempre più valido impegno in favore dell’accessibilità museale, così come un futuro costante impegno del Museo “Amedeo Lia” nella direzione intrapresa al fine di supportare le esigenze specifiche della sua comunità, potendo contare su personale adeguatamente formato e aggiornato nell’accoglienza e nella gestione di un pubblico con limitazioni o diversità sensoriali.
Coordinate di questa pagina, fonti, collegamenti ed approfondimenti.
Titolo: “A proposito de La Bellezza Accessibile. Intervista a Francesca Giorgi”
Sezione: “Oltre l’idea di accessibilità”
Autore: Network Museum
Ospite: Francesca Giorgi
Codice: INET1612161200MANa2
Ultimo aggiornamento: 16/12/2016
Pubblicazione in rete:
2° edizione, 16/12/2016
3° edizione, 28/11/2018
Fonte contenuti e proprietà intellettuale: INFOGESTIONE s.a.s
Fonti immagini: http://museolia.spezianet.it/ – Francesca Giorgi
Fonte video e contenuti multimediali: –
Collegamenti per approfondimenti inerenti al tema:
– La segnalazione di Network Museum ed il comunicato stampa relativo al progetto “La Bellezza
Accessibile”: “La Bellezza Accessibile”.
– Sito del Museo Civico “Amedeo Lia”: http://museolia.spezianet.it/